A tutti gli estimatori dell’enogastronomia, Capalbio offre la vacanza ideale. Antichi sapori, tradizioni culinarie ed una cucina genuina, si mescolano ad ingredienti semplici ma gustosissimi. Questa terra, così ricca di tradizioni culinarie ed enologiche presenta innumerevoli prelibatezze e specialità.
La qualità dell’enogastronomia della zona di Capalbio, e della Maremma in generale, vale da sola un viaggio in questa provincia.
Non c’è solo la bellezza del mare cristallino, della meravigliosa Oasi di Burano o della collina a poca distanza. Ai turisti dell’enogastronomia a Capalbio, basta un’acquacotta, il piatto per eccellenza della cucina maremmana, o le famose pappardelle alla lepre, o tortelli ripieni di bietola e ricotta e conditi con sughi di carne, per decidere di programmare un viaggio e una vacanza enogastronomica alle Terre di Sacra.
Questi meravigliosi piatti tipici raccontano la storia del territorio, autentico e selvaggio, strappato alle paludi metro dopo metro.
Sono ingredienti veri, concreti, ruvidi ed allo stesso tempo immutati nel tempo. I vini della DOC Capalbio accompagnano i piatti tipici della zona ed esaltano i sapori unici della tradizione culinaria locale, insieme al prestigioso olio extra vergine d’oliva IGP Toscano.
Le strade del vino in Maremma
In Maremma ci sono 3 strade del vino: Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma, Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima, Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d’Amiata.
Attraverso questi tre itinerari potrete scoprire la tradizione enologica e gastronomica della Maremma. Le strade del vino sono veri e propri percorsi che attraversano il territorio evidenziando i prodotti tipici di eccellenza.
La Strada del Vino e dei sapori Colli di Maremma tocca tredici comuni maremmani tra cui Capalbio. Altri comuni della zona sono attraversati dalla Strada del Vino come Scansano, dove si produce il famoso Morellino DOCG e Pitigliano, dove troverete il fresco Bianco DOC.
Il clima mite e la ricchezza del terroir fanno della Maremma il territorio ideale per la produzione di vini minerali dotati di grande personalità. La lungimiranza degli agricoltori ed enologi della zona, hanno permesso ai vini della zona di Capalbio di crescere in qualità e notorietà nel tempo.
Dopo una storia lunga più di un secolo, nel 1999 viene riconosciuta al vino chiamato “Capalbio” la denominazione di origine controllata. Questo riconoscimento non solo garantisce la qualità del vino al consumatore ma promuove un prodotto di eccellenza e tipicità
Lo zafferano della Maremma
Storicamente lo zafferano arriva dalla Grecia e dal Medio Oriente: in passato era chiamato “oro rosso” per il costo altissimo. Lo zafferano non è noto solo come spezia ma anche come colorante e medicinale.
Per ottenere 1 kg di stigmi (pistilli) di zafferano ci vogliono dai 120.000 ai 150.000 fiori. La raccolta non può essere velocizzata o meccanizzata, va eseguita a mano e da persone esperte, così come l’essiccazione ed il confezionamento, altrimenti si rischia di rovinare il prodotto.
In Maremma lo Zafferano veniva prodotto anche in epoca medievale. Testimonianze riportano che questa spezia veniva raccolta ed utilizzata soprattutto per la colorazione dei tessuti: ad esempio sono state ritrovate tracce di colore rosso nelle vasche di epoca romana site in località Pieve Vecchia a Campagnatico.
Ci sono altre testimonianze riguardanti la produzione e la raccolta di Zafferano in altre zone del territorio maremmano come a Montecucco ed a Pari: in uno scritto del 1300 si legge che “Qui si coltiva uno zafferano unico e autoctono”. Ai nostri giorni, una cooperativa di produttori coltiva, promuove e commercializza lo Zafferano Purissimo di Maremma, assicurandone qualità e provenienza.